Dovevamo andare nel Mugello, incomprensioni ci portano a svoltare verso sud, la voglia di Pinot nero era troppa. Telefoniamo e prendiamo appuntamento con Bertrand per le ore 16, spacchiamo il minuto e capiamo di aver fatto bene vista l’anima teutonica presente nel nostro anfitrione odierno. Saliamo tutti sulla Jeep e partiamo per un bellissimo tour dei vigneti, ambiente incantevole gestito in regime biodinamico tra ulivi e vigneti e un rande orto che sta prendendo forma.

le idee sono molte e chiare, chiara è anche la sicurezza nel saperle fare e bene. Bertand ha un ego coinvolgente, è un crogiolo di personalità probabilmente dovuto al mix delle esperienze e origini. Precisione teutonica, eleganza francese e un tocco di “creatività” toscana lo rendono incredibilmente eclettico ma non borioso.

"Il Pinot nero in Italia è solo altoatesino." - Anonimo Altoatesino -

Siamo passati a bere Arcipressi 2018, un blend di varietà locali: ciliegiolo, canaiolo, malvasia nera e sangiovese. Il vino è goloso, spostato sul frutto e non sull’austerità, il tannino è comunque presente (siamo in Toscana mica in Beaujolais) e il finale è una lunghissima salivazione sapida. 

Terzo vino in batteria DOC Colline Lucchesi Fabbrica di san Martino rosso 2016, Sangiovese al 70% con saldo dei complementari ciliegiolo canaiolo e colorino. Definirlo un chianti classico in salsa lucchese non gli renderebbe onore perché le note di somiglianza si limitano alle percentuali delle varietà. Il sorso non lascia scampo, siamo davanti a un vino potente e conscio delle proprie possibilità. Il vino è pronto per accompagnare pietanze importanti ma la degustazione lascia ampi margini di immaginazione al cosa sarà tra qualche anno quando i terziari si saranno espressi pienamente e i tannini leggermente addomesticati. 

le idee sono molte e chiare, chiara è anche la sicurezza nel saperle fare e bene. Bertand ha un ego coinvolgente, è un crogiolo di personalità probabilmente dovuto al mix delle esperienze e origini. Precisione teutonica, eleganza francese e un tocco di “creatività” toscana lo rendono incredibilmente eclettico ma non borioso.

CONCLUSIONI
Quattro ore volate fuori dal concetto classico di tempo, una piacevole dilatazione che vorresti non finisse mai. Sballottati dal nostro oste ho sentito una chiara idea del prodotto e un marchio aziendale chiaro e preciso. 
Riccardo
 
IL MOSTO DI OGGI

Drink Team

David, Riccardo, Alessandro, Davide.

Associazione culturale Il Mosto Selvaggio | Pistoia, Toscana, Italia  | mostoselvaggio@gmail.com