Al nostro arrivo, troviamo Daniele in vigna a lavorare, dopo essersi stupito della nostra puntualità, (impazienza di bere…), ci invita sotto il portico di Cascina San Leto, scortato alla canina Mirca che non disdegnerà carezze e grattate.

Due ore e mezzo volate a chiacchierare di vino e sul vino ma soprattutto sulle scelte di vita compiute e su ciò che veramente può essere descritto con il termine felicità. 

Mi rimane impresso il concetto di azienda familiare, e del delicato passaggio tra generazioni che qua si sta svolgendo con l’entrata del figlio Mattia in azienda. La naturalezza della descrizione di questo passaggio cozza molto con l’idea del vignaiolo Rock Star che sempre più tende a attirare l’attenzione sul sé rispetto al liquido nella bottiglia.

Costa Vescovato

"Il trebbiano vinificato in bianco non ha ragione di esistere.

– Riccardo Viganò – 

Daniele ci ha fatto fare una strepitosa carrellata dei suoi bianchi, molti già li conoscevamo perché, come amo sempre dire ai festival in cui mi chiedono che ruolo ho nel mondo del vino, sono quello che in questa industria chiude il cerchio e vi paga lo stipendio.

Ti voglio bene, Rispetto, San Leto, Giallo di Costa, CCC. Tra di noi si è aperto il dibattito sul quale fosse il preferito: per me San Leto 2013, una bomba! Giallo di Costa e San Leto, due vini macerati vicini quanto distanti, simili quanto diversi. Due vini da degustare, anzi da bere, possibilmente con l’amico che dice “tutti gli arancioni sono uguali”.

CCC è un’esperienza da fare il prima possibile per capire come tutti i dogmi studiati sul negativo contatto con l’ossigeno siano solo nella testa di chi non sa gestirli.  Chapeau!

Costa Vescovato, 12 giugno 2021

Seconda tappa del nostro tour: arriviamo a Cascina degli Ulivi in un caldissimo pomeriggio e veniamo permeati dall’unicità del posto. Sappiamo bene di essere davanti ad una cantina tra le più iconiche ma qui rimaniamo colpiti dall’idea di comunità globale, il vino non sembra il fine ma il mezzo per raggiungere un’idea di libertà e emancipazione dalla società circostante. Animali, orto, agriturismo, comunità agricola, tutto questo si interseca e diventa un unico organismo. 

Ilaria ci accoglie e ci mostra la nostra stanza poi ci accompagna a vedere le famose vigne già viste in Resistenza Naturale di Jonathan Nossiter (non lo avete visto? è disponibile nella nostra biblioteca sociale).

Ilaria ci coccolerà fino a notte, la cena sarà deliziosa e uno alla volta assaggeremo quasi tutta la gamma dei vini aziendali. 

Novi Ligure

Celso infernot

Tagliolo Monferrato

Arriviamo alla Cascina e troviamo un gruppo di ragazzi genovesi che ci accolgono con la loro focaccia, tempo un minuto e arrivano fiori fritti e un calice di Infernot, rifermentato in bottiglia leggero e beverino, perfetto per idratarci senza pensieri, due magnum finiranno in bauliera…

Roberto l’ho incontrato varie volte a degustazioni a giro per l’Italia e sempre mi son fermato a ere e ribere il suo dolcetto, vitigno da me stupidamente sempre disprezzato e non capito.

Dopo un giro tra le vigne, trovate in uno stato di grazia incredibile, come conferma David l’enologo del gruppo, ci accomodiamo nella cantina storica aziendale. La freschezza del posto stuzzica la beva e quando la padrona di casa scopre un tagliere misto tra salumi locali e formaggi freschi capiremo che saranno delle belle ore

Assaggiamo tutta la gamma dei vini e anche alcuni campioni di vasca, temerariamente stuzzico il nostro vignaiolo chiedendo se esistesse un dolcetto con qualche anno sulle spalle, Roberto capisce al volo che voglio fare polemica e mi stappa un 2011, prima sua annata. Stupore e meraviglia.

Conclusioni
Un week end a giro per un Piemonte diverso da ciò che ingenuamente ci si aspetta da questa regione vinicola. Tra amici e bottiglie abbiamo ammirato paesaggi bucolici da fotografia. Con la bauliera carica torniamo nella nostra Toscana ripensando alla calorosa accoglienza che ovunque abbiamo avuto e che non sempre troviamo, appunto, nella nostra amata Toscana.
Riccardo
Il mosto di oggi

David, Riccardo, Alessandro, Davide.

Associazione culturale Il Mosto Selvaggio | Pistoia, Toscana, Italia  | mostoselvaggio@gmail.com